A maggio sugli scaffali l’olio premium “Il Nobile” prodotto da Filiera olivicola olearia italiana, in rampa di lancio anche 6 progetti di ricerca frutto di joint con 6 università italiane
Olio 100% italiano e progetti di ricerca. Sono queste le due linee d’azione di Carapelli Firenze per l’extravergine made in Italy. Sotto il primo profilo, nei prossimi giorni Carapelli sarà tra i primi brand a lanciare sul mercato, l’olio extravergine italiano a marchio Fooi, ovvero filiera olivicola olearia italiana.
Sotto invece l’aspetto della ricerca l’Istituto nutrizionale Carapelli (INC) onlus ha scommesso su 6 progetti, che coinvolgono ognuno una università italiana, dedicati al miglioramento della conoscenza dell’extravergine e del benessere dei consumatori attraverso l’innovazione tecnologica e analitica.
Ma tornando alla nuova etichetta che sarà sugli scaffali da maggio, il nuovo premium “Il Nobile” Carapelli è un extravergine l00% italiano ottenuto da un blend delle cultivar Cima di Bitonto (del barese), Peranzana (varietà del foggiano), Coratina (nel Nord barese) e infine Ogliarola (cultivar diffusa in più aree del Mezzogiorno). “Si tratta di un olio – spiegano a Carapelli – che sotto il profilo armonico fa emergere note di piccante e amaro ed è caratterizzato da un sapore deciso con un retrogusto amarognolo e leggermente piccante. Tutti aspetti che consentiranno al nuovo Nobile di distinguersi dal predecessore che invece era realizzato con un blend di oli comunitari”.
La scommessa di Carapelli sull’extravergine della Filiera olivicola olearia italiana, facile da identificare grazie al marchio collettivo Fooi sulle bottiglie, punta a offrire ai consumatori trasparenza sul prodotto finito e sulle sue caratteristiche. “Iniziare a mettere insieme allo stesso tavolo la filiera – spiegano ancora alla Carapelli – significa creare le condizioni per supportare e sviluppare quantitativamente e qualitativamente l’olio italiano”. “Stiamo dedicando grandi energie alla Fooi – ha aggiunto la responsabile Qualità di Deoleo nonché presidente del gruppo olio d’oliva di Assitol, Anna Cane – perché ha tra i suoi obiettivi quello di valorizzare gli oli italiani di qualità. Ciò si traduce in prerequisiti chimico-fisici più restrittivi dei limiti normativi europei, inclusi i valori dei residui fitosanitari il tutto garantendo una completa tracciabilità”.
Ma l’impegno di Carapelli non si esaurisce alla commercializzazione dell’extravergine a marchio Fooi, nei giorni scorsi sono stati anche presentati i 6 nuovi progetti di ricerca che beneficeranno inizialmente di un budget di circa 2oomila euro. Le ricerche in corso puntano a implementare nuove tecnologie in frantoio in grado di massimizzare le quantità e migliorare anche la qualità ma saranno indagati anche i possibili effetti benefici dell’extravergine sulla glicemia e sul metabolismo come sarà approfondito il legame tra la Dieta Mediterranea (della quale l’olio extravergine è un pilastro), e la longevità. L’attività dell’Istituto Nutrizionale Carapelli onlus coinvolge al momento le università degli studi Statale di Milano, di Padova, di Perugia, di Firenze, Federico II di Napoli, di Bari.