In occasione di Spazio Nutrizione, il Convegno di riferimento in Italia per la comunità medico-nutrizionale che si è appena concluso a Milano, Istituto Nutrizionale Carapelli ha organizzato una tavola rotonda sul tema: “Etichettatura nutrizionale FOP – Stato dell’arte e il caso paradigmatico dell’olio extra vergine di oliva”. L’incontro ha proposto un ampio dibattito sulle criticità nutrizionali e scientifiche del Nutri-Score rispetto all’obiettivo prefissato a livello europeo di prevenzione dell’obesità e delle patologie ad essa correlate, evidenziando la necessità di promuovere un sistema alternativo di etichettatura nutrizionale FOP capace di veicolare una corretta educazione alimentare.
“La fondazione ONLUS – Istituto Nutrizionale Carapelli” – nata nel 2001, come centro promotore di ricerche scientifiche nel campo dell’olio d’oliva sotto ogni aspetto: chimico, sensoriale, agronomico, tecnologico estrattivo, umanistico, biochimico e nutrizionale – “segue infatti con grande interesse questo tema e ha considerato questo convegno come la sede più idonea per poterne parlare da un’angolazione medico-scientifica dato che è oramai un punto di riferimento per il dibattito medico – scientifico sull’alimentazione e coinvolge autorevoli società scientifiche, medici, nutrizionisti e ricercatori specializzati” – ha sottolineato il Presidente Roberto Sassoni.
È stata una tavola rotonda, un’agorà alla quale hanno partecipato con i propri interventi – moderati da Diego Freri – divulgatore scientifico – diversi relatori, tra cui alcuni membri del comitato scientifico dell’Istituto, a partire dal Professor Michele Carruba – Presidente Comitato Scientifico Istituto Nutrizionale Carapelli.
Ed è proprio il Prof. Carruba che ha aperto il dibattito spiegando come l’Istituto Nutrizionale Carapelli abbia preso in considerazione il sistema del Nutri-Score riscontrandone però alcune criticità ed incompatibilità con i dettami di una corretta alimentazione (una fra tutte la demonizzazione dei grassi nobili come l’olio di oliva), e abbia altresì, una visione aperta anche ad altre proposte di sistema di etichettatura nutrizionale. Fra queste quella del Nutrinform Battery, che potrebbe essere più opportuna per gli obiettivi prefissi di prevenzione dell’obesità e malattie ad esse correlate – “Come Istituto miriamo ad un sistema che possa essere veramente efficace nella comunicazione rivolta al consumatore, in linea con l’obiettivo della Commissione Europea e che possa essere armonizzato a livello globale” – dichiara Carruba
L’Istituto Nutrizionale Carapelli ritiene, infatti, fondamentale promuovere l’educazione alla lettura delle etichette perché, solo attraverso la corretta lettura e comprensione delle informazioni nutrizionali, si può diffondere consapevolezza alimentare ed indirizzare il consumatore a fare scelte corrette.
Nel dibattito si sono messi a confronto i due sistemi cercando di analizzarne le linee guida e le differenze. Il Nutri-Score, ad esempio, può essere considerato un “sistema a semaforo” che assegna ad ogni alimento un colore (Verde=Ok-Rosso=Stop) in base al livello di grassi, zuccheri e sale, calcolati su una base di riferimento di 100 grammi di prodotto e che, proprio per questo, va a penalizzare molti degli ingredienti della dieta mediterranea, compreso l’olio di oliva, identificandolo come “grasso” senza considerarne la reale dose di consumo giornaliero, il lato nutrizionale e i benefici ad esso correlati.
Dall’altra parte, il Nutrinform Battery è un sistema così chiamato “a batteria” che prende in considerazione l’incidenza degli alimenti all’interno della dieta e non li valuta singolarmente. L’etichetta, quindi, è pensata come una “batteria” e indica tutti i valori degli alimenti relativamente ad una singola porzione consumata.
Ad oggi – “ Come alternativa al Nutri-Score, l’Italia sostiene il nuovo sistema – quello del Nutrinform Battery – promosso anche dal Ministero della Salute e studiato a fondo dal Centro Studi e Ricerche sull’Obesità dell’Università di Milano oltre che approvato o fatto proprio da diverse società scientifiche nazionali”– ci spiega il Professore Enzo Nisoli – Centro Studi Ricerche sull’Obesità, Università degli Studi di Milano – e continua dicendo come: “Un recente “position paper” ha analizzato le evidenze che suggeriscono che il sistema Nutrinform Battery può aiutare i consumatori a comprendere le informazioni nutrizionali meglio del sistema Nutri Score, consentendo un significativo miglioramento delle scelte alimentari.”
Quanti di noi – consumatori – infatti, sanno leggere le etichette in maniera corretta? Quanti sono in grado di capirne il giusto significato? Durante la nostra vita, senza interruzioni, compiamo innumerevoli atti di consumo, non sarebbe il caso di farlo in modo più consapevole? Forse ancora troppo pochi sanno che se non apprendiamo le corrette abitudini alimentari e stili di vita ci ammaliamo. Ed è proprio questo uno degli obiettivi di Istituto Nutrizionale Carapelli: promuovere e diffondere l’educazione alimentare, presso tutti i target, anche quelli più giovani, per poter aiutare i consumatori a comprendere il vero significato delle informazioni apportate sulle etichette e sviluppare una vera e propria cultura alimentare.
Su questo tema è intervenuto con il suo contributo anche il Professor Francesco Visioli – membro anch’esso del Comitato Scientifico dell’Istituto Nutrizionale Carapelli e docente all’Università di Padova – che dichiara come: “Le etichette nutrizionali (in inglese Front-of-Pack labels, FOPs) hanno come scopo quello di orientare il consumatore verso scelte alimentari più salutari…Gli algoritmi che vanno per la maggiore, purtroppo, non tengono in considerazione i comprovati effetti sulla salute dell’olio d’oliva, un grasso studiato molto più approfonditamente degli altri. Il giudizio sostanzialmente poco positivo che le principali FOP danno all’olio d’oliva è poco rispettoso della vasta letteratura scientifica che prova come questo grasso abbia effetti positivi sulla salute.”
Tra i relatori dell’incontro, anche la Professoressa Maria Lisa Clodoveo – membro del comitato INC e docente dell’Università di Bari – che ha introdotto ed esposto una seconda e valida alternativa al Nutri-Score ovvero il Med -Index, un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari per promuovere l’adesione alla dieta mediterranea incoraggiando i produttori a realizzare prodotti alimentari più sani e sostenibili.
“Lo scopo del mondo della ricerca è quello di mettersi insieme in maniera multidisciplinare per trovare la miglior FOP che possa dare giustizia anche all’olio d’oliva, l’alimento iniziale dal quale siamo partiti per questo studio” – dichiara la Professoressa che sottolinea anche “come la dieta sia uno stile di vita e che ci debba essere sempre un equilibrio tra quantità e qualità dei cibi consumati”.
È stato quindi il Professore Agostino Macrì – Unione Nazionale Consumatori – a chiudere il dibattito con una prospettiva non solo medica ma anche dal punto di vista dei consumatori dichiarando che “In Italia, oggi, esistono 20 diverse organizzazioni di consumatori e non c’è ancora un’uniformità di vedute” e che uno dei più grossi problemi è proprio quello legato alla lettura dell’etichetta perché manca una cultura ed educazione di base in questo senso che risulta oramai fondamentale. In particolare, ha sottolineato come il sistema del Nutrinform Battery, sostenuto dall’Italia possa essere un’alternativa valida al Nutri-Score e anzi che possa davvero aiutare, con il suo sistema a batteria che considera le singole porzioni, tutti i consumatori ad una scelta più consapevole.
Una tavola rotonda ricca di spunti e confronti su un tema che è uno dei punti fondamentali dell’agenda dell’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) e sui quali l’Istituto Nutrizionale Carapelli si sta esponendo in prima linea per contribuire a trovare la migliore soluzione che promuova e protegga la dieta mediterranea quale modello nutrizionale sostenibile.