Le comprovate proprietà salutari nella prevenzione secondaria e
primaria dell’olio extravergine d’oliva.
Le comprovate proprietà salutari nella prevenzione secondaria e primaria dell’olio
extravergine d’oliva.
L’olio extravergine di oliva si conferma l’unico alimento con comprovate proprietà salutari nella prevenzione primaria (studio Predimed) e in quella secondaria (studio Cordioprev), per il quale laricerca sugli effetti benefici sull’organismo è la più avanzata tra tutti i cibi.
Ad affermarlo è il prof. Francesco Visioli, membro del Comitato Scientifico dell’Istituto
Nutrizionale Carapelli, durante la conferenza conclusiva della 3a edizione dell’International Conference on Food Bioactive & Health (FBHC) tenutasi a Parma, focalizzata sulla relazione tra bioattivi alimentari e salute.
“Dopo centinaia di ricerche di base, almeno due grandi clinical trial hanno dimostrato le proprietà dell’olio extravergine di oliva, l’alimento più studiato al mondo quando si parla di indagini condotte nell’uomo, seguito solo dal cacao – spiega il prof. Visioli anticipando il suo studio ‘Are the bioactives REALLY bioactive?’ Studiare i componenti degli alimenti è molto complesso perché non sono molecole farmacologiche e i loro effetti sulla fisiologia sono difficili da rilevare. L’olio d’oliva invece, per le certezze già comprovate, fa eccezione, anche se la ricerca deve continuare per poter finalmente affermare con certezza farmaceutica i suoi effetti sulla salute”.
Il talk del prof. Visioli ha concluso l’FBHC cercando di sviluppare nuovi paradigmi per
promuovere la ricerca farmaco-nutrizionale sui bioattivi alimentari, tra cui (poli)fenoli,
carotenoidi, glucosinolati e altri composti, acidi grassi e steroli, polisaccaridi, peptidi e proteine. Una sessione è dedicata agli elementi tossici, un argomento spesso trascurato, ma importante in una prospettiva olistica del ruolo dei bioattivi alimentari e del loro impatto sulla salute umana. Particolare attenzione è poi dedicata ad argomenti trasversali come la nutrizione personalizzata, il microbiota intestinale, l’apporto dietetico e la politica nutrizionale.
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